artifìcio

Indice

Lessico

(antiq. artifìzio), sm. [sec. XIV; dal latino artificíum].

1) Antiq., uso opportuno dell'arte destinato a conseguire uno scopo specifico; maestria, abilità, perizia: ricamo intessuto con mirabile artificio.

2) Mezzo non naturale, espediente tecnico o accorgimento ingegnoso per ottenere o migliorare un determinato effetto: maturazione ottenuta con un artifìcio; artifìcio scenico; acconciare, adornare con artifìci; fuochi d'artifìcio, di vario colore, realizzati con polvere pirica e destinati a spettacoli all'aperto. Artifici bellici, il complesso dei congegni di scoppio; si raggruppano in sei categorie: illuminanti (torce a vento e bengala a paracadute); da segnalazione (razzi e cartucce da segnalazione); per la segnalazione di scoppi e traiettorie (coloranti per la nuvola prodotta dallo scoppio); incendiari (napalm, fosforo); esplosivi (artifìci vari per accendere le cariche di lancio); per l'occultamento (sostanze che sviluppano cortine di fumo bianco, nero o grigio). Per estensione, astuzia, stratagemma: lo ottenne con un innocente artifìcio; artifìcio politico. Fig., ricercatezza, affettazione: parlare con artifìcio; artifìcio letterario.

3) In matematica, è detto artifìcio di calcolo ogni operazione, generalmente dettata dall'esperienza e dall'intuizione, con la quale si trasforma un'espressione, un'equazione, ecc., per facilitarne o, addirittura, renderne possibile il calcolo o la soluzione. Il trasporto di un termine da un membro all'altro di un'equazione costituisce un tipico artifìcio di calcolo.

Pirotecnica

I mezzi pirotecnici per i fuochi d'artifìcio sono costituiti schematicamente da tre parti principali: il cartoccio, involucro di forma varia, spesso cilindrica, destinato a contenere la carica; la carica, composizione pirotecnica che deve produrre un determinato effetto; l'innesco, la parte incendiva per dare avvio alla combustione. Fanno parte dell'artifìcio anche altri dispositivi accessori, che variano a seconda del tipo di artifìcio, come l'involucro esterno, gli elementi di collegamento per artifici complessi, i governali dei razzi, i paracadute, ecc. I cartocci sono costituiti da diversi strati di carta incollata fino a ottenere lo spessore voluto, che è minore o maggiore a seconda che il cartoccio debba o no bruciare con la carica. A questo scopo i cartocci vengono trattati con soluzioni che li rendono incombustibili oppure facilmente combustibili. I cartocci vengono poi strozzati a una estremità in modo che rimanga libera una stretta apertura per il passaggio dell'innesco. Le composizioni pirotecniche della carica, numerose e diverse a seconda degli effetti voluti, sono costituite comunque da un comburente (clorato e perclorato potassico, nitrato potassico, nitrato di sodio, nitrato di bario, ecc.) e un combustibile (carbone di legna, gomma lacca, destima, zolfo, farina di legno, e varie altre sostanze) per ottenere luci colorate. La preparazione della carica si effettua polverizzando separatamente le diverse sostanze da usare entro appositi mortai e mescolandole poi mediante un setaccio di seta a tamburo, opportunamente schermato in modo da garantire l'incolumità degli operai; per ottenere miscugli omogenei l'operazione si ripete due o tre volte. Gli inneschi usati prevalentemente sono: stoppini, micce rapide, candele incendive e accenditori elettrici. Gli stoppini sono costituiti da fili di cotone, da tre a otto, intrecciati, che vengono immersi sino a esserne impregnati in una pasta incendiva costituita da 1 kg di polvere nera, 20 g di gomma arabica, 50 g di acqua, 1 l di alcol. Le micce rapide sono formate da stoppini avvolti in tubetti di carta, detti portafuochi, che consentono una più rapida trasmissione del fuoco; le candele incendive sono costituite da un robusto cartone contenente un miscuglio che ha un'elevata capacità di combustione anche nell'acqua. Gli artifici si possono distinguere in base alle diverse caratteristiche principalmente in: fuochi fissi, quelli destinati a bruciare nel luogo dove vengono posti; fuochi aerei, destinati a bruciare o esplodere in aria (principalmente i razzi e le bombe); fuochi di guarnizione, piccoli artifici posti all'interno dei fuochi aerei o fissi per ottenere effetti particolari. Si possono realizzare parecchi tipi di fuochi d'artificio mediante collegamenti di un numero vario di artifici, allo scopo di allestire spettacoli pirotecnici. Si utilizzano artifici a scopo di divertimento privato, in tal caso si distinguono quelli per ambienti chiusi (serpenti di faraone, neve artificiale, ecc.), e quelli per l'aperto (turbini, bengalini, ecc.).

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