arrìdere
Redazione De Agostini
v. intr. (coniug. come ridere) [sec. XIV; dal latino adridēre]. Mostrarsi sorridente, di solito fig.: “Per lei sola fremeva ed arrideva / l'azzurra immensità” (Saba). In particolare, essere favorevole, dare sostegno: le circostanze gli arrisero. Lett., anche essere gradito, piacere: “Le destituzioni d'impiegati prevaricatori... sotto libere leggi arridono al popolo” (Mazzini). Raro e poetico come tr., concedere con sguardo sorridente, con generosità: “arrisemi un cenno / che fece crescer l'ali al voler mio” (Dante).