aréngo
Redazione De Agostini
sm. (pl. -ghi) [sec. XIX; dal gotico *hari-hring-s, adunata]. Il termine entrò nell'uso nel sec. XII e originariamente si applicò al luogo dove i cittadini, in lotta contro i feudatari, si riunivano per decidere il da farsi; successivamente significò invece la stessa assemblea dei cittadini ed ebbe come sinonimi i termini concione e parlamento. L'arengo era l'organo sovrano del comune e decideva sulla costituzione interna, sulla guerra, sulla pace e sulle alleanze; nominava i consoli e i pubblici ufficiali minori. Le decisioni erano prese per acclamazione.