aquaplaning
s. inglese (propr., l'andare in acquaplano). Slittamento, accompagnato sovente da sbandata, cui possono essere soggetti gli autoveicoli che viaggiano a forte velocità su strade con fondo bagnato e che si verifica di norma in caso di pioggia. L'aquaplaning è dovuto alla perdita di aderenza del pneumatico, che si verifica quando tra la ruota e una superficie rigida (in genere l'asfalto) si forma un velo d'acqua. Generalmente, ruotando, il pneumatico elimina l'acqua presente sulla strada attraverso le scolpiture del battistrada, tuttavia può accadere che tale azione di drenaggio sia insufficiente e l'acqua non drenata faccia mancare il contatto fra pneumatico e fondo, con il risultato che il veicolo si muove come su un velo viscido diventando incontrollabile, non rispondendo più né allo sterzo né ai freni. Questo fenomeno è tanto più accentuato quanto più il battistrada è consumato, ed è massimo quando è liscio; aumenta proporzionalmente con la velocità, con la quantità d'acqua presente sul terreno e con la regolarità del fondo stradale (asfalto lucido).