aporìa

sf. [sec. XX; dal greco aporía, difficoltà di passaggio]. Difficoltà senza via d'uscita in un ragionamento. L'aporia non è uno stato d'incertezza soggettiva di fronte a un problema, ma una difficoltà oggettiva, inerente al ragionamento stesso, e derivata non da oscurità, ma proprio dall'esplicitazione dei termini del problema, le cui soluzioni alternative risultano ugualmente inaccettabili; sicché il ragionamento non può essere proseguito. Il termine è frequente in Platone e Aristotele. Per estensione, incertezza di fronte a due teorie alternative, entrambe logicamente giustificate; anche difficoltà in genere.