antivibrante
Indice
Lessico
agg. [da anti-2+vibrare]. Di mezzo o sistema atto a smorzare le vibrazioni trasmesse a una costruzione da un veicolo, una macchina o da altra sorgente di vibrazioni. È detto anche antitrepidativo.
Tecnologia
Oltre alle vibrazioni originate nel suolo da fenomeni tellurici, la tecnologia moderna ha purtroppo creato numerose nuove sorgenti di vibrazioni moleste e pericolose, a causa delle quali si è reso necessario lo studio di elementi isolanti che garantiscano la stabilità delle strutture coinvolte dai fenomeni vibratori. Sia che ci si riferisca al supporto di un macchinario esso stesso sorgente di vibrazioni, sia alle fondazioni di un edificio sottopassato, per esempio, da una ferrovia o di un edificio costruito in zona sismica, il principio su cui si basano tutti i sistemi antivibranti consiste nell'interporre tra la massa vibrante e la struttura resistente un elemento capace di assorbire totalmente o in parte le vibrazioni. Nel caso di macchinari si realizzano dispositivi antivibranti che tengano conto delle dimensioni della macchina o apparecchio interessati e dell'entità delle vibrazioni: particolari fondazioni che isolino la macchina dall'ambiente circostante, sostegni elastici, smorzatori. Nel caso di edifici, si interpongono tra le fondazioni e il suolo (oppure nelle strutture più idonee) elementi costituiti in genere da un sistema di molle (ed eventuali ammortizzatori) realizzabili in materiali diversi: molle elicoidali di acciaio nell'ex Unione Sovietica, molle di gomma naturale negli Stati Uniti; in seguito sono state introdotte anche molle in materiale sintetico. Tali sistemi sono usati anche per le costruzioni antisismiche, unitamente a elementi di irrigidimento, e sono destinati a entrare in funzione solo in caso di terremoto; infatti, in condizioni normali di esercizio, per un miglior funzionamento resistente della struttura, sono isolati dagli elementi di irrigidimento, che si rompono immediatamente alle prime scosse sismiche di una certa intensità.