antifonìa

sf. [dal greco antiphōnéō, risuonare in risposta]. Nell'antichità greca, raddoppio all'ottava di una melodia; nei primi riti cristiani, canto dei salmi a cori alternati (è probabile che si sia usato questo termine perché originariamente il secondo coro era composto di donne e ragazzi e ripeteva la melodia all'ottava superiore). La pratica, che derivò al canto cristiano dall'uso ebraico, pare sia sorta ad Antiochia nel sec. II: non è chiaro però come si alternassero anticamente i due cori. Poiché si dovette a un certo punto introdurre l'uso di un ritornello tra un versetto e l'altro del salmo, questo ritornello assunse propriamente il nome di antifona; i due cori cantavano alternativamente i versetti del salmo e si univano nel ritornello.