anticarro
Redazione De Agostini
agg. inv. [sec. XX; anti-2+carro]. Detto di ostacoli naturali (corsi d'acqua, scoscendimenti, ecc.) o artificiali (fossati, blocchi di cemento, spezzoni di putrelle d'acciaio cementati obliquamente nel terreno) idonei a opporsi all'avanzata dei carri armati e degli altri mezzi corazzati e blindati. Un tipo particolare di ostacoli anticarro furono i cosiddetti “denti di drago”, costituiti da grossi blocchi piramidali in calcestruzzo profondamente impiantati nel terreno, usati dai tedeschi per la linea Sigfrido. Il termine anticarro viene usato anche per le mine e i campi minati aventi la funzione anzidetta, mentre per gli altri mezzi di difesa attiva (cannoni, razzi, missili filoguidati) si impiega l'aggettivo controcarro.