annullo
sm. [da annullare]. Nel linguaggio burocratico, annullamento. Il termine è usato specialmente nel linguaggio postale e filatelico e indica ogni segno o impronta che si appone sul francobollo allo scopo di impedirne la riutilizzazione. Per raggiungere questo scopo, fin dall'introduzione dei primi francobolli, le amministrazioni postali si sono orientate verso la ricerca di un'impronta indelebile da apporre sul francobollo e pertanto si segnalano solo come curiosità gli annulli di francobolli ottenuti mediante perforazione o mediante lacerazione dei francobolli stessi (annullo asportante). Fin dai primi tentativi si rilevò che l'inchiostro nero del tipo usato in tipografia dava impronte ben visibili e non eliminabili senza danneggiare il francobollo. Per la stampa dei francobolli si ricorse quindi a inchiostri labili, in modo che ogni tentativo di eliminare l'impronta dell'annullo con mezzi chimici deteriorasse irreparabilmente il francobollo. La maggior parte degli annulli usati nei primi tempi non recava indicazioni che permettessero di individuare l'ufficio che li aveva apposti; per l'assenza di tali indicazioni questi annulli sono detti muti. In epoca successiva, in molti Paesi (Francia, Gran Bretagna, Italia, Russia, ecc.) si attribuì un numero d'ordine a ogni ufficio postale e si incluse tale numero nell'annullatore usato dall'ufficio. Gli annulli che recano il numero dell'ufficio al quale erano in dotazione sono detti numerali . In seguito si accompagnò l'annullo numerale con un bollo a data sul quale, oltre al nome della località, figurava anche la data di spedizione. L'apposizione dell'annullo numerale e del bollo a data richiedeva una duplice operazione di bollatura, avendo dato esito mediocre l'impiego di annullatori che recavano entrambi i bolli (annullatori detti a cannocchiale). L'esigenza di risparmiare tempo unita alla convinzione che fosse inutile annullare pesantemente i francobolli per evitare le frodi indussero negli ultimi decenni del sec. XIX le varie amministrazioni postali ad abbandonare il sistema della doppia bollatura, sopprimendo l'annullatore numerale e usando per l'annullo dei francobolli i bolli a data. La diffusione delle bollatrici meccaniche a partire dall'inizio del XX secolo portò all'adozione di annullatori costituiti da linee ondulate o diritte affiancate dal bollo a data. Sovente al posto delle linee si impiegano targhette con diciture o disegni di propaganda o pubblicitari. Una particolare categoria di annulli è costituita dai cosiddetti annulli speciali, che ricordano un avvenimento o una ricorrenza con opportune diciture e figurazioni La diffusione degli annulli speciali è legata al crescente sviluppo della marcofilia. Per usi particolari, in varie epoche e in vari Paesi, sono stati adoperati francobolli che venivano annullati prima di essere apposti sulla corrispondenza ed erano perciò detti preannullati.
Annullo. Francobolli in uso nell'isola di Lipso con annullamento provvisorio ancora sotto forma di timbro di gomma.
De Agostini Picture Library/C. Bevilacqua
Annullo. Un annullo meccanico francese.
De Agostini Picture Library
Annullo. Francobolli italiani con annulli postali pubblicitari.
De Agostini Picture Library/C. Bevilacqua