anaclìtico
Redazione De Agostini
agg. (pl. m. -ci) [dal greco anáklitos, steso indietro, supino]. Relativo ad anaclisis. Nella letteratura psicanalitica, indica la situazione di appoggio di un soggetto, per esempio il bambino, a un oggetto, per esempio la madre. La depressione anaclitica, descritta da R. Spitz, insorge nel bambino quando questi perde il rapporto con la madre dopo un'iniziale relazione con lei di tipo anaclitico.