alzata

sf. [sec. XVII; da alzare].

1) L'alzare, l'alzarsi (anche fig.): alzata del sole; alzata di spalle, gesto di disprezzo o di indifferenza; alzata di scudi, presa di posizione, specialmente a difesa di qualcuno; alzata di testa, puntiglio; votazione per alzata, in cui chi approva si alza in piedi e chi è contrario resta seduto.

2) Mucchio, monte di terra; parte verticale di un gradino la cui altezza varia secondo le necessità.

3) Parte superiore di un mobile a doppio corpo.

4) Piatto a base alta per la frutta. Talvolta si sovrappongono due o più piatti digradanti sostenuti da un asse.

5) Antiq., in architettura, la faccia verticale di una costruzione. Talora si usa anche in luogo di alzato.

6) Parte verticale del gradino di una scala; alzata geometrica o altezza dello scalino: distanza verticale fra i punti corrispondenti di due pedate.

7) Alzata di cassa: controllo quotidiano effettuato dal cassiere o dal funzionario di banca designato.

8) Nel sollevamento pesi, l'atto di sollevare da terra e portare in alto il peso o la sbarra o il bilanciere. Nella pallavolo, l'azione del giocatore che rinvia verso la rete la palla con parabola alta onde permettere a un compagno la schiacciata.