altaléna
sf. [sec. XIV; da altaleno]. Trave posta in bilico su un qualsiasi perno, alle estremità della quale si collocano due giocatori che oscillano alternativamente in alto e in basso. Un altro tipo di altalena consiste in una tavoletta appesa a un sostegno per mezzo di due funi. In questo caso basterà una sola persona a imprimervi un movimento oscillatorio. Il gioco è antichissimo, probabilmente di origine rituale. La mitologia greca faceva risalire al mito dell'infelice Erigone, impiccatasi dopo la morte del padre Icario, l'origine dei giochi attici di Aiora. Essi consistevano nel far oscillare particolari simulacri sospesi a un albero: al movimento oscillatorio veniva attribuito un significato simbolico e religioso, associato all'idea di rinascita e di rinnovamento cosmico e naturale. Fig., alterna vicenda; precarietà della fortuna: “Ah! la vita è tutta un'altalena; e quanto più in alto sali, tanto più in basso scendi” (Moravia).