Lessico

sm. (pl. -ghi) [sec. XIII; dal gotico haribaírgo, alloggiamento dell'esercito].

1) Edificio attrezzato per fornire alloggio e vitto a pagamento. § In Italia, sotto l'aspetto giuridico, le imprese alberghiere vengono classificate in base a una legge apposita.

2) Lett., casa, dimora: “torni l'alma al proprio albergo ignuda” (Petrarca). Fig., ospitalità, rifugio: dare, chiedere albergo; “A noi / Morte apparecchi riposato albergo” (Foscolo).

3) Rifugio abituale di uccelli, che può essere costituito da boschi, vecchi tronchi, rocce e ruderi di edifici: caccia all'albergo, quella che si pratica in luoghi di tal genere.

Tipologia e ubicazione degli alberghi

Derivato dall'adattamento di edifici conventuali o residenziali, l'albergo è stato progressivamente trasformato specializzando l'organizzazione degli spazi in funzione dell'uso. Si possono oggi distinguere: spazi individuali (camere, appartamenti), spazi comuni (hall, sale di scrittura e di rappresentanza, bar, ristorante, ecc.), spazi per servizi e impianti (amministrazione, cucina, depositi, lavanderia e stireria, centrale termica o di condizionamento, ecc.). I rapporti fra tali spazi differiscono qualitativamente e quantitativamente a seconda della categoria (lusso, I, II, ecc.) dell'albergo. In linea generale gli alberghi possono suddividersi, a seconda dell'ubicazione e delle caratteristiche specifiche, in alberghi di transito e alberghi di soggiorno. Ai primi appartengono: gli alberghi urbani, prossimi ai terminali o a intersezioni di linee di grande traffico (stazioni ferroviarie, porti), comprendenti gli alberghi diurni, che offrono solo una serie di servizi per l'igiene personale e, talvolta, per un breve riposo, e quelli destinati prevalentemente al pernottamento (con conseguente contrazione degli spazi comuni); i motel che, legati al trasporto automobilistico individuale, sono ubicati in prossimità di strade di grande comunicazione o ai margini di centri urbani. Ai secondi appartengono: gli hôtels meublés), attrezzati con camere e appartamentini, ma privi di spazi comuni e di servizio; le case-albergo, dette anche residence, con piccoli appartamenti atti a soddisfare ogni esigenza abitativa e con impianti centralizzati; gli alberghi pensione (o pensioni), organizzati in funzione di un trattamento familiare con consumazione obbligatoria dei pasti da parte dei soggiornanti; gli alberghi per vacanza, in località marine o montane, che, organizzati per il massimo godimento delle risorse dell'ambiente, possono comprendere attrezzature per lo sport e per il divertimento; gli alberghi di cura, che differiscono dai precedenti per la presenza di servizi e impianti relativi al tipo di terapia praticata. Particolari tipi di alberghi sono i grandi alberghi cittadini, atti sia al transito sia al soggiorno, che hanno aggiornato i caratteri di rappresentanza dei grands hôtels degli inizi del secolo affiancando ai tradizionali ambienti comuni sale per conferenze, meetings, defilées e hanno potenziato le attività di servizio differenziandole a coprire una vasta gamma di esigenze personali che vanno dall'igiene, all'abbigliamento, alla rappresentanza; e gli alberghi per la gioventù (vedi ostello), che, dislocati lungo percorsi di particolare interesse, sono organizzati per fornire alloggio economico a giovani turisti.

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