al-Kindī, Abû Yūsuf Ya'qūb ibn Īsḥaq

filosofo arabo (Baghdad ca. 800 ca. 873). Visse a Baghdad e scrisse un gran numero di opere di filosofia, alchimia, matematica, astronomia, musica, medicina. Ricevette l'incarico di tradurre le opere di Aristotele e di altri autori greci. Scrisse vari commentari ad Aristotele. Della sua produzione ci rimane molto poco attraverso la traduzione latina di Gerardo da Cremona. Nel De intellectu enuncia quel principio tipico del pensiero arabo medievale che attribuisce all'azione dell'intelletto divino la causa originaria della conoscenza umana: l'intelletto in atto è divino; quello umano passa in atto perché illuminato da esso.

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