acolìa
Redazione De Agostini
sf. [sec. XIX; a- privativo+greco cholè, bile, tramite il francese acholie]. Assenza di escrezione di pigmenti biliari che si verifica in alcune malattie del fegato (per esempio l'epatite virale acuta). Ne consegue la diminuzione di pigmenti biliari nelle feci, che nelle forme più accentuate assumono un colorito bianco-grigiastro, e un aspetto cretaceo, cioè simile alla creta (feci acoliche).