accettazióne
IndiceLessico
sf. [sec. XIV; dal latino tardo acceptatío-ōnis].
1) Atto ed effetto dell'accettare; accoglimento: accettazione di telegrammi, bagagli o merci, da parte degli uffici di spedizione; accettazione di un ambasciatore, riconoscimento ufficiale; reparto accettazione, negli ospedali: locali adibiti al ricovero dei malati.
2) Ammissione in un ordine religioso o in una qualsiasi associazione.
3) In diritto, uno degli elementi essenziali per la conclusione di un valido contratto.
4) In organizzazione aziendale, l'accettazione indica la disponibilità da parte dell'acquirente di merci o servizi ad accettare il bene oggetto del contratto ed essere quindi pronto al pagamento.
Economia
A) Accettazione della cambiale-tratta, sottoscrizione della tratta da parte del trattario che in tal modo si assume l'obbligo di pagare. Vale come accettazione la semplice firma, apposta sulla faccia anteriore del titolo, o la firma accompagnata dalla parola “accettato” o espressione equivalente, se la sottoscrizione è effettuata sul retro. B) Accettazione contro documenti, clausola usata nel commercio nazionale o estero, tramite la quale il regolamento del prezzo avviene mediante accettazione da parte del compratore della tratta su di lui spiccata dal venditore (l'accettazione della cambiale generalmente inviata a una banca comporta la consegna dei documenti rappresentativi della merce). Tale clausola, quando la banca interviene accettando essa stessa la tratta su di lei spiccata per conto del compratore, costituisce una forma particolare dell'apertura di credito. C) Credito di accettazione, forma di apertura di credito.