abiura

(ant. abbiura), sf. [sec. XVII; da abiurare]. Ritrattazione solenne e sotto giuramento di una religione o di una dottrina religiosa, riconosciute come erronee, da parte di un uomo adulto e battezzato. Anche l'atto scritto, il documento: mandò la sua abiura. § L'abiura, nei primi secoli del cristianesimo, non si distingueva formalmente dai riti penitenziali, ma ricevette maggior risalto con l'Inquisizione. Come tale ha assunto un carattere spiccato di soddisfazione penale. Tre sono le forme di abiura: de formali, de vehementi, de levi a seconda che si tratti di un reo confesso o convinto o solo sospetto.