Zòppola

comune in provincia di Pordenone (10 km), 36 m s.m., 45,36 km², 8430 ab. (zoppolani), patrono: san Martino (11 novembre).

Centro della pianura friulana, posto alla sinistra del fiume Meduna, poco a valle della sua risorgenza. Noto dal sec. XII come territorio aquileiese, il suo castello fu oggetto di contesa fra i patriarchi e i duchi d'Austria nel sec. XIV. Fu feudo dei signori di Ragogna, poi di quelli di Valvasone e, all'inizio del sec. XV, divenne proprietà dei Panciera, cui rimase fino al Settecento. Dopo l'occupazione francese del Friuli e la successiva annessione all'Austria, passò all'Italia nel 1866. § Oltre al castello con affreschi cinquecenteschi (risalente al sec. XIV ma rimaneggiato a più riprese e in ottimo stato di conservazione), vanno segnalate la pieve, le cui origini risalgono al sec. XIII e la parrocchiale di Castions, con una tela del Moretto (sec. XVI). In località Cevraia è la chiesa di Santo Stefano, risalente al Quattrocento e internamente affrescata; coeva è la chiesa di San Michele, a Ovoledo, che conserva uno splendido altare ligneo e affreschi. § Principale risorsa è l'industria delle ceramiche sanitarie, cui si affiancano i settori della lavorazione di prodotti in gomma, in legno e in metallo. Discreto peso economico hanno le attività commerciali, come pure l'agricoltura (cereali, ortaggi, frutta).