Vinàdio

Indice

comune in provincia di Cuneo (36 km), 904 m s.m., 183,93 km², 732 ab. (vinadiesi), patrono: san Fiorenzo (seconda domenica di settembre).

Centro situato alla sinistra della Stura di Demonte, sul conoide alluvionale del vallone del torrente Neraissa. Di origine romana, fu possesso dei signori di Vinadio, discendenti dei conti di Auriate. Passato nel 1165 ai marchesi di Saluzzo, fece parte del contado di Nizza, fino a quando passò nei domini sabaudi (1697). Nel 1797-98 fu saccheggiato, dopo una lunga resistenza, dai francesi.§ Il paese è caratterizzato sul lato occidentale da ampie fortificazioni costruite per voler di Carlo Alberto (1834-49) che sbarrano l'intera vallata; resti del forte Neghino sorgono sulle colline circostanti. La parrocchiale di San Fiorenzo (sec. XIV ma ampliata nel Cinquecento) è affiancata da un campanile romanico. § Importante è il turismo, estivo e invernale, favorito anche dalla presenza di uno stabilimento termale in località Bagni, con sorgenti di acque sulfuree già conosciute nell'antichità. L'agricoltura produce patate, cereali e foraggi per l'allevamento bovino. L'industria opera nei settori edile, della distillazione (liquori alle erbe) e dell'imbottigliamento dell'acqua minerale. § Immerso in un meraviglioso ambiente alpino a poca distanza dal confine con la Francia sorge il santuario di Sant'Anna (sec. XIV, ampliato in epoca barocca), il più alto d'Europa (2035 m), accessibile solo da luglio ai primi di settembre.

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