Villaroèl, Giusèppe

poeta e narratore italiano (Catania 1889-Roma 1968). Insegnante e critico letterario (Secolo sera, Popolo d'Italia), esordì come poeta nel 1910 con Pei chiostri dell'anima. In seguito pubblicò La tavolozza e l'oboe (1918), La bellezza intravista (1923): liriche in cui la lezione dei crepuscolari e di G. D'Annunzio si combinava con un'accesa sensualità. Nelle liriche successive (Ombre sullo schermo, 1930; Il cuore e l'assurdo, 1933; Ingresso nella notte, 1943), la tematica di Villaroèl si sposta verso una più contenuta e sofferta visione della vita, non priva di un certo afflato religioso. Fu autore anche di opere di narrativa (La donna e il vortice, 1935; Gente di ieri e di oggi, 1954).

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