Verzuòlo
Indicecomune in provincia di Cuneo (25 km), 420 m s.m., 26,20 km², 6196 ab. (verzuolesi), patrono: Nome di Maria (seconda domenica di settembre).
Centro del Saluzzese, situato sulle propaggini orientali del contrafforte che separa la valle del torrente Varaita dall'alta valle del Po. Appartenne al vescovo di Torino, che lo concesse in feudo ai signori di Verzuolo (sec. XI). Nel 1165 divenne possesso dei marchesi di Saluzzo, e in seguito fece parte della dote della figlia di Guglielmo di Verzuolo, passando così ai marchesi di Ponzone. Tornato ai marchesi di Saluzzo (1311), fu concesso in feudo nuovamente ai signori di Verzuolo, poi ai Visconti (1360). Nel 1601 entrò a far parte dei domini sabaudi.§ Il castello costruito da Federico II di Saluzzo nel 1377, su una struttura del sec. XII, conserva nonostante crolli e cedimenti, parte dell'originaria fisionomia a pianta quadrata, con quattro torri angolari e torrioni di difesa. L'antica parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo, eretta nel 1389 e in seguito rimaneggiata, conserva affreschi del sec. XV sulla facciata e il campanile romanico con monofore e bifore. Nella nuova parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo (sec. XVIII) si trova un fonte battesimale del sec. XIV.§ Il territorio, ricco di boschi e castagneti, è coltivato a frutteti (kiwi e pesche). Buona la produzione di foraggi, cui è legato l'allevamento bovino. Sono sviluppate le attività commerciali e l'industria opera nei settori cartario (vi è una delle maggiori cartiere italiane), meccanico (macchinari per cartiere), dolciario, delle carpenterie metalliche, degli accessori nautici e della lavorazione del legno.§ Vi nacque l'uomo politico Giuseppe Siccardi (1802-1857).