Verùcchio
Indicecomune in provincia di Rimini (16 km), 300 m s.m., 27,07 km², 10103 ab. (verucchiesi), patrono: san Martino (11 novembre).
Centro situato sul versante destro della valle del fiume Marecchia. Il territorio fu abitato in età preistorica, come attestano i numerosi ritrovamenti di tombe villanoviane. Fu forse il primo luogo in cui i Malatesta stabilirono la loro signoria, per opera di Giovanni della Penna dei Billi (1150-90) soprannominato “Malatesta” per la sua ferocia. Il borgo venne fortificato e appartenne in seguito ai Montefeltro, a cui fu tolto da Sigismondo Malatesta nel 1441. Fu dominato dalla Chiesa, da Cesare Borgia, dai veneziani, da un ramo dei Medici e dai Pio di Carpi fino al 1580, quando tornò sotto il dominio papale.§ Del periodo malatestiano rimane la rocca, restaurata nel 1449 da Sigismondo. La rinascimentale collegiata dei Santi Martino e Francesco, ricostruita nel 1874, conserva dipinti di scuola riminese dei sec. XIV e XV; il Museo Civico Archeologico conserva importanti oggetti e corredi. In località Villa Verucchio sorge un antico convento fondato, secondo la tradizione, da san Francesco nel 1215; la chiesa annessa, rifatta in parte nel sec. XV e poi restaurata, conserva resti romanici e un portale gotico.§ L'economia si basa sull'agricoltura (uva da vino, olive, cereali, foraggi), l'allevamento bovino e l'industria, attiva nei settori alimentare (conserve), enologico, calzaturiero, meccanico, tessile, cartario, dell'abbigliamento, dell'arredamento (mobili), dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno (imballaggi).