Tronchétti Provèra, Marco
dirigente industriale italiano (Milano 1948). Figlio di un piccolo industriale metallurgico, si laurea alla Bocconi nel 1972 per poi dedicarsi all'azienda di famiglia aprendo contemporaneamente una holding finanziaria. Nel 1986 entra nella Pirelli, divenendone dieci anni dopo presidente e amministratore delegato dopo l'abbandono di L. Pirelli, di cui aveva sposato la figlia Cecilia. Sostenuto finanziariamente da Mediobanca, Tronchetti Provera impone una svolta radicale all'azienda, lasciando in secondo piano la storica produzione di pneumatici per concentrarsi sulla fabbricazione di cavi e fibre ottiche. Le cessioni dei sistemi ottici terrestri a Cisco System e della tecnologia dei componenti ottici ad American Corning gli consentono di compiere, nel 2001, in cordata con la Benetton, la scalata alla Telecom, di cui diviene presidente. Nel 2006 lascia la presidenza Telecom, mantenendo la stessa carica in Pirelli. Tra il 2006 e il 2010 è coinvolto nello scandalo Telecom-Sismi e nell’inchiesta Radar in merito alla quale la sua posizione viene archiviata nel 2014. In vista delle elezioni politiche del 2013, con altri industriali italiani è stato sostenitore della campagna elettorale di Mario Monti. Dallo stesso anno esercita il controllo indiretto di CamFin che detiene una partecipazione indiretta del 22% in Pirelli. Nel 2017 Tronchetti Provera sostiene il ritorno in borsa di Pirelli (di cui è vicepresidente esecutivo e CEO), che frutta una capitalizzazione di 6,5 miliardi. Dopo il divorzio da Cecilia Pirelli, nel 2001 Tronchetti Provera sposa Afef Jnifen, dalla quale si separa consensualmente nel 2018. Noto tifoso dell’Inter, pur non rivestendo alcun ruolo nell’organigramma del club, è sovente intervenuto nelle decisioni societaria in quanto vicepresidente di Pirelli, main sponsor del club milanese dal 1995.