Tokareva, Viktorija Samoilovna
scrittrice e sceneggiatrice russa (Leningrado, oggi San Pietroburgo, 1937). La Tokareva guadagnò una certa notorietà con la sua attività di sceneggiatrice, vincendo nel 1977 il primo premio al Festival internazionale del cinema di Mosca. È però degli anni Ottanta l'attività propriamente letteraria, nella quale la scrittrice si affermò rapidamente divenendo presto nota con i suoi racconti lievi, ispirati alle quotidiane amarezze del vivere del cittadino medio russo. Leggerezza di tocco, brevità e una sorta di disincantata, affettuosa ironia che elude il sarcasmo caratterizzano i suoi racconti brevi che per certi versi si richiamano alla tradizione del racconto satirico degli anni Venti del XX sec. Sotto lo stile ironico di apparentemente esili narrazioni si nasconde un tono pensoso e amaro, l'idea della discrepanza tra ideale e reale, l'aspirazione a una pienezza e a una felicità sempre e comunque negati all'homo sovieticus. La tecnica narrativa della scrittrice, nelle raccolte come Il giorno più felice (1983), Niente di speciale (1983), L'ombrello giapponese (1989), Happy End (1995) e Dimmi qualcosa nella tua lingua (1997), si basa sull'utilizzazione del punto di vista del personaggio femminile da cui si sviluppa la trama narrativa del racconto.