Ticéngo

Indice

comune in provincia di Cremona (34 km), 76 m s.m., 8,06 km², 430 ab. (ticenghesi), patrono: sant’ Andrea (30 novembre).

Centro della pianura cremasca, situato alla destra del fiume Oglio. Sorto prima del Mille, nel sec. XII divenne borgo franco; distrutto dai milanesi e ricostruito dai cremonesi, fu possesso di Buoso da Dovara. Nel sec. XV fu feudo dei Benzoni e venne fortificato, ma il castello fu distrutto prima da Cabrino Fondulo nel 1412 e, dopo la ricostruzione, dai lanzichenecchi nel 1517. Passato sotto la giurisdizione di Cremona, fu infeudato agli Azzanelli e agli Stampa (sec. XVIII). La parrocchiale di Sant'Andrea conserva l'originario impianto quattrocentesco, ma la facciata è stata ricostruita in forme neoclassiche.§ L'economia è in prevalenza agricola, con estese coltivazioni di cereali e foraggi per l'allevamento bovino e suino; inoltre l'industria opera nei settori alimentare (lavorazione di carni), elettronico (apparecchiature, valvole e componenti) e dell'abbigliamento.

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