Straub, Jean-Marie
regista cinematografico tedesco di origine francese (Metz 1933 - Rolle 2022). Di educazione bilingue, franco-tedesca, emigrò in Germania per evitare il servizio militare in Algeria e qui, con la collaborazione costante della moglie Danièle Huillet (1936-2006), realizzò una serie di film di grande austerità culturale e politica: Machorka-Muff (1963) e Nicht Versöhnt (1965; Non riconciliati), entrambi da H. Böll; Chronik der Anna Magdalena Bach (1967; Cronaca di Anna Magdalena Bach), biografia brechtiana del musicista, dal diario lasciato dalla moglie, opera raffinatissima e intensamente dialettica; e Der Bräutigam, die Komödiantin und der Zuhälter (1968), saggio anch'esso brechtiano con citazione di un testo teatrale di F. Bruckner. Trasferitosi a Roma, vi girò in francese Othon (1969) da P. Corneille e in tedesco Geschichtsunterricht (1972; Lezioni di storia) dal romanzo più volte riscritto di B. Brecht Gli affari del signor Giulio Cesare, e il cortometraggio Einleitung zu Arnold Schoenbergs Begleitmusik zu einer Lichtspielscene (1972; Introduzione alla “Musica d'accompagnamento per una scena di film” di Arnold Schönberg), musicista del quale traspose poi, nel 1974, l'opera Moses und Aron (Mosè e Aronne). Il cinema di Straub, dominato dalla concezione brechtiana della storia e dell'arte, sembra essere in prevalenza letterario o musicale; ma in effetti è cinema d'avanguardia per il rigore con cui integra le invenzioni formali in una dimensione ideologica fortemente dialettizzata. Nel 1975 la Biennale cinema di Venezia dedicò a Straub e alla moglie una personale completa. Successivamente sono stati realizzati: I cani del Sinai (1976), da un testo di F. Fortini, Dalla nube alla resistenza (1979), da due testi di C. Pavese, il dittico franco-egiziano Trop tot, trop tard (1981; Troppo presto, troppo tardi), sulle rivoluzioni contadine nei rispettivi Paesi, Klassenverhaltnisse (1984; Amerika/Rapporti di classe), La mort d'Empédocle (1987; La morte di Empedocle), Schwarze Sünde (1989), Sicilia! (1999), ispirato a Conversazione in Sicilia di E. Vittorini, Operai, contadini (2001).