Stéfano IX
(anche Stefano Uroš IV Dušan). Re e poi imperatore di Serbia (1308-1355). Figlio di Stefano VIII, governò – ancora giovanissimo – al suo fianco, acquistando popolarità e ingelosendo il padre. Ritenendosi minacciato da costui, Stefano IX lo imprigionò, poi lo liberò, oppure, secondo alcuni, lo fece uccidere. Guerriero audace, fine diplomatico, Stefano IX mirò a ingrandire la Serbia e a impadronirsi di Costantinopoli: a tal fine sostenne Giovanni Cantacuzeno, pretendente al trono bizantino, contro l'imperatore legittimo Giovanni V Paleologo. Già nel 1333 attaccò Salonicco, mentre negli anni successivi occupò l'Albania e gran parte della Macedonia, invase l'Epiro, s'impossessò di quasi tutta la Tessaglia. Nel 1345 assunse il titolo di “imperatore dei Serbi e dei Greci”; quindi nominò patriarca l'arcivescovo di Peć, ribadendo così l'autonomia della Chiesa serba. Nel 1349 promulgò un codice di leggi, detto Dušanov Zakonik. Neppure la sconfitta subita a Demotica in Tracia a opera degli Ottomani (1352) spense il suo ardore combattivo. Tentò d'organizzare, d'accordo col papa, una crociata antiottomana e antibizantina, ma la morte interruppe i suoi progetti. Con lui finiva il sogno di un grande impero serbo.