Soriano nel Cimino

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comune in provincia di Viterbo (16 km), 480 m s.m., 78,48 km², 8001 ab. (sorianesi), patrono: san Nicola (6 dicembre).

Centro sul versante nordorientale dei monti Cimini. Di origine etrusca (forse Surrina Vetus), fu distrutto da Roma nel sec. IV a. C.; risorto con il nome di Surianum, fece parte del Ducato romano e, nel sec. VIII, passò alla Chiesa. Successivamente fu feudo dei Guastapane, degli Orsini, dei Prefetti di Vico, dei Colonna e infine, nel sec. XVI, dei Chigi.§ Il paese è dominato dal castello Orsini, una massiccia costruzione con torri, cortili e mura merlate dei sec. XII-XIII. Il palazzo Chigi, grandiosa opera del Vignola iniziata nel 1562, conserva la fontana detta “Papacqua” o “Regina delle acque”, esempio di manierismo del sec. XVI. Del Settecento è la collegiata, dalla facciata affiancata da due campanili, con all'interno un fonte battesimale rinascimentale. Nei dintorni si trovano una necropoli etrusca, le catacombe di Sant'Eutizio e la chiesa di San Giorgio (sec. XI).§ Molto sviluppata è l'agricoltura, che produce nocciole, uva, olive e miele; di notevole importanza la raccolta di castagne e funghi; allevamenti equini e ovini alimentano la produzione di formaggi. Alle cave di peperino si collega la lavorazione della pietra; vi sono inoltre imprese edili e di arredamenti per giardino. Rilevante il turismo escursionistico, soprattutto alla secolare faggeta, sulla cima del Cimino.

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