Solferino, battàglia di-
battaglia svoltasi il 24 giugno 1859 tra le truppe francesi agli ordini di Napoleone III e quelle austriache comandate da Francesco Giuseppe.Si trattò di una tipica battaglia d'urto, alla quale si giunse in modo relativamente imprevisto. Gli Austriaci, appoggiati al Quadrilatero dopo le sconfitte in Lombardia, ripassarono il Mincio il mattino del 23 giugno per assalire l'armata franco-sarda che credevano dislocata lungo il Chiese. L'attacco era predisposto per il 24 giugno, ma nello stesso giorno Napoleone III ordinò a sua volta la ripresa dell'offensiva verso la linea del Mincio. Mentre l'esercito piemontese veniva impegnato sulla sinistra in un vero e proprio scontro a sé stante (San Martino), quello francese che puntava su Cavriana e Guidizzolo venne improvvisamente a contatto del nemico sul terreno intorno a Solferino alle sei antimeridiane. Dopo una serie di furiosi combattimenti durante i quali il generale Niel dovette sventare un pericoloso tentativo di aggiramento austriaco, il generale Baraguay d'Hilliers riuscì a sfondare le linee nemiche e a entrare in Solferino (ore 14), Mac-Mahon prese San Cassiano e poco dopo Niel investì Guidizzolo. Francesco Giuseppe fu allora costretto a ordinare la ritirata e ritornò oltre il Mincio. I Francesi (ca. 80.000 con 240 pezzi di artiglieria) avevano perduto, tra morti e feriti, più di 10.000 uomini; gli Austriaci (90.000 con 309 pezzi) ca. 21.000. Fu proprio la gravità di questa strage a ispirare a H. Dunant, che visitò nella sera il campo di battaglia, l'istituzione della Croce Rossa Internazionale (1863).