Sigismóndo II Augusto

granduca di Lituania e re di Polonia (Cracovia 1520-Knyszyn, Białystok, 1572). Figlio di Sigismondo I e Bona Sforza, eletto re accanto al padre (1529), granduca di Lituania (1544), salì al trono nel 1548. Colto, pensoso, equilibrato, continuò la politica del padre, difendendosi dai nemici (Russi e Tatari soprattutto), ma cercando sempre la pace. Cattolico convinto, fu molto tollerante verso i protestanti (aveva sposato in prime nozze la calvinista Barbara Radzwiłł), allora assai numerosi. Riuscì a creare un esercito permanente e a domare la prepotenza dei magnati. Si assicurò la Livonia, succedendo ai Cavalieri Portaspada; ma, quel che più conta, unì più strettamente Polacchi e Lituani, creando un'unica dieta, elettrice di un unico sovrano (Unione di Lublino, 1569). Sotto di lui la Polonia raggiunse, nell'arte e nella cultura, il suo massimo splendore. Con Sigismondo II Augusto termina la dinastia degli Iagelloni.

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