Sherman, Cindy
artista statunitense (Glen Ridge, New Jersey, 1954). Si è diplomata presso la State University of New York di Buffalo nel 1976 e si è poi trasferita a New York, dove tuttora vive e lavora. Tecnicamente può essere considerata come una fotografa, ma in realtà l'uso della macchina fotografica è funzionale a una sperimentazione artistica che va oltre la semplice impressione di immagini sulla pellicola. Pur fotografando se stessa, la Sherman non punta alla realizzazione di autoritratti, bensì alla creazione di immagini nelle quali ognuno possa ritrovare qualcosa della propria persona. Funzionale a questo obiettivo è l'uso di maschere, travestimenti e parti di manichini, che l'artista impiega per far sì che in ogni foto si possano identificare molteplici identità. Le prime opere risalgono al 1977, con la serie di piccole foto in bianco e nero intitolata Untitled Film Still, che aveva come tema gli stereotipi femminili dei film degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. In anni più recenti la Sherman è passata a serie di grandi stampe a colori, passando dalla reinterpretazione di figure femminili ritratte in molti celebri quadri europei dipinti fra i sec. XV e XIX (tra gli esempi più noti c'è una dissacrante rivisitazione de La Fornarina di Raffaello eseguita nel 1989) alla cruda raccolta di immagini che compongono le Sex Pictures del 1992. Nel 1982, lo Stedelijk Museum di Amsterdam ha organizzato la prima importante mostra antologica dedicata alle fotografie della Sherman e, nello stesso anno, l'artista ha partecipato alla Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Dopo la grande retrospettiva del Whitney Museum of American Art di New York (1987), la Sherman è tornata a Venezia, in occasione della rassegna che ha celebrato il centenario della manifestazione (1995). Nel gennaio 1996, il MoMA di New York ha annunciato l'acquisto dell'intera serie Untitled Film Still e di altre sette opere a colori della Sherman, che sono entrate a far parte della collezione permanente della prestigiosa istituzione.