Severjanin, Igor
pseudonimo del poeta russo I. Vasilevič Lotarev (Pietroburgo 1887-Reval, odierna Tallinn, 1941). Giunto alla notorietà col volume Una coppa ribollente di tuoni (1913), per distinguersi dai futuristi, con i quali non aveva niente in comune, si autoqualificò "egofuturista". Nei suoi versi si rispecchiano la frivolezza e la volgarità della borghesia russa, noncurante della catastrofe incombente. Dopo la Rivoluzione dell'ottobre 1917 emigrò in Estonia. Meno entusiasta fu l'accoglienza riservata dal pubblico agli altri suoi volumi di versi: Ananas allo champagne (1915), Victoria regia (1915), Intermezzo poetico (1915), Concerto poetico (1918), Le rose classiche (1931), Medaglioni (1934), Il pianoforte di Leandro (1935). Nel 1925 pubblicò un romanzo autobiografico in versi dal titolo Le campane della cattedrale dei sentimenti.