Schuppe, Wilhelm
filosofo tedesco (Brieg 1836-Breslavia 1913). Insegnò filosofia a Greifswald dal 1873 al 1910. Nelle sue opere elaborò una filosofia (da lui chiamata “filosofia dell'immanenza”) d'impronta nettamente empiristica e antimetafisica. Secondo Schuppe la conoscenza filosofica deve aderire strettamente all'esperienza immediata senza indulgere a nessuna costruzione metafisica. In Schuppe sono presenti temi e motivi che verranno poi sviluppati dalla scuola neopositivistica. Le opere da ricordare sono Die menschlichen Denken (1870; Il pensiero umano), Erkenntnistheorische Logik (1878; Logica gnoseologica), Die Immanente Philosophie (1897; La filosofia dell'immanenza). Le sue ricerche sono state, con il tempo, rivalutate, in quanto anticipatrici della scienza del diritto inteso come "pura legalità", secondo una metodologia che rivela in lui un pioniere della concezione neopositivistica dell'unità della scienza.