Scanzorosciate
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comune in provincia di Bergamo (6 km), 279 m s.m., 10,78 km², 8714 ab. (scanzorosciatesi), patrono: san Rocco (16 agosto).
Centro situato alla sinistra del fiume Serio. È formato da due località un tempo distinte, Scanzo e Rosciate, entrambe di origine romana, che nel Medioevo appartennero alla pieve di Nembro e nel sec. X passarono ai vescovi di Bergamo. Devastate più volte durante le lotte tra guelfi e ghibellini (sec. XIII-XIV), passarono nel 1428 alla Repubblica di Venezia, che concesse loro particolari privilegi.§ L'abitato conserva la parrocchiale di San Pietro, realizzata da G. Caniana nel Settecento, la casa Pagnoncelli (sec. XVII), con affreschi settecenteschi, la rustica villa Colleoni, del Seicento e, fuori dall'abitato, la villa Brentani.§ La struttura produttiva si basa sull'industria, attiva soprattutto nei settori chimico (cosmetici), tessile (fibre naturali e sintetiche), meccanico, enologico, dei materiali per l'edilizia, dell'abbigliamento e del mobile. L'agricoltura produce soprattutto uva da vino.