Savèlli, Àngelo

pittore, scultore italiano (Pizzo Calabro, Catanzaro 1911 - Boldeniga di Dello, Brescia 1995). Si avvicina all'arte da bambino, grazie allo zio pittore. Finito il liceo si iscrive all'Accademia di belle arti di Roma e nel 1936 consegue il diploma. Nel 1953 sposa la giornalista Elisabeth Fischer e si trasferisce a a New York, dove conosce F. Glarner, M. Duchamp, H. Richter, R. Motherwell, A. Reinhardt e B. Newman. La sua opera consiste in un repertorio di ritratti, città e paesaggi al quale si è sostituita, alla fine degli anni Cinquanta, una concezione astratta e costruttiva della forma pura, sottolineata dalla poetica monocromatica del bianco, concepito come elemento unificatore fra superfici e oggetti, forme geometriche e materiche (Leggera ondeggiatura piuma di colomba su Milano, 1984; Rolling Rope, 1990). Si è dedicato dal 1961 in particolare alla grafica, ricevendo nel 1964 il Gran premio per la grafica alla XXXII Biennale di Venezia.