Satta, Giovanni Salvatore

giurista e romanziere italiano (Nuoro 1902-Roma 1975). Dopo gli studi giuridici, consegue nel 1932 la libera docenza a Camerino e, dopo aver insegnato a Macerata, Padova, Genova, ottiene la cattedra di Diritto processuale civile a Roma, dove resta per diversi anni. Pubblica numerosi studi giuridici (Contributo alla dottrina dell'arbitrato, 1932; Teoria e pratica del processo, 1938; Diritto processuale civile, 1948; Istituzioni di diritto fallimentare, 1948; Commentario al Codice di Procedura Civile, 1959 e Quaderni del diritto e del processo, 1969) tra cui un monumentale Commentario al codice di procedura civile e diritto processuale civile (1959-1971), una complessa opera in cinque volumi che gli conferisce notorietà nell'ambiente giuridico. Fra il 1944 e il 1945 scrive il De profundis, un affresco sulla condizione umana che prende spunto dall'esperienza negativa vissuta durante la guerra. Nel 1970 inizia il suo romanzo capolavoro Il giorno del giudizio, pubblicato postumo nel 1977, che racconta la vita a Nuoro all'inizio del XX secolo, nello snodo tra eventi privati e pubblici.

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