San Martino Siccomàrio
Indicecomune in provincia di Pavia (4 km), 63 m s.m., 14,31 km², 5055 ab. (sammartinesi), patrono: san Martino (11 novembre).
Centro situato alla destra del fiume Ticino, non lontano dalla confluenza nel Po. Abitato dai Celti, nel 1466 il territorio venne incluso nel feudo di Sommo, possesso degli Eustacchi. Alla metà del Seicento, con la spartizione del feudo, passò ai Beccaria che vi rimasero fino al 1672, quando fu ceduto ai Gattinara e, in seguito, alle famiglie Menocchio e Buglione.§ La parrocchiale romanica di San Martino fu modificata nel sec. XVIII dopo i danni causati da più alluvioni; il campanile è del 1896. La secentesca chiesa della Madonna delle Grazie conserva dipinti dell'epoca e un affresco quattrocentesco.§ La vicinanza con Pavia ha favorito molto l'industria, attiva nei settori metalmeccanico (presse, torni e lavorazione dei metalli), elettrotecnico, cartario, delle apparecchiature mediche, dei manufatti per l'edilizia, degli imballaggi, dei serramenti, delle materie plastiche, dell'arredamento e dell'abbigliamento. L'agricoltura produce cereali, ortaggi, frutta e foraggi.