Saga di Gösta Berling, La-
(Gösta Berlings Saga). Romanzo della scrittrice svedese Selma Lagerlöf (1891). Poetica rielaborazione di canzoni popolari del Värmland, il romanzo racconta, in tono favoloso e trasognato, la storia di Gösta Berling, bizzarro prete di campagna dedito all'acquavite. Privato dell'ufficio in seguito alla denuncia dei suoi fedeli, Gösta si dà al vagabondaggio e si unisce ai “cavalieri di Ekeby”, un'eccentrica comunità di artisti bohémiens e di avventurieri che si raccoglie intorno alla “Maggioressa”, loro benefattrice. L'arrivo di Gösta rompe l'armonia del gruppo: la “Maggioressa”, accusata d'adulterio, viene scacciata e i cavalieri, ora padroni della miniera di Ekeby, scialacquano le ricchezze accumulate. Gösta, intanto, quasi portasse in sé una maledizione, procura sventura a tutti coloro coi quali viene in contatto. La vicenda si conclude con il ritorno della “Maggioressa” che viene a morire nella sua casa, la disgregazione del gruppo e la partenza di Gösta e dei compagni verso l'ignoto. Dal romanzo fu tratto nel 1924 il film omonimo diretto da M. Stiller e interpretato da G. Garbo. A. Rossato rielaborò la vicenda nel libretto d'opera I cavalieri di Ekebù musicato da R. Zandonai (1925).