SNIA
sigla di Società di Navigazione Italo-Americana, società costituita nel 1917 a Torino per l'importazione di carbone. Dedicatasi alla fine della prima guerra mondiale alla produzione di fibre tessili artificiali e affini, assunse la ragione sociale SNIA Viscosa nel 1922 (modificata nel 1981 in SNIA Viscosa S.p.A. e nel 1999 in quella attuale). Dopo la seconda guerra mondiale alla produzione di rayon, fiocco, lanital, si aggiunse quella delle fibre sintetiche, per poi estendersi ad altri settori (costruzioni industriali, militari e spaziali). Passata negli anni Ottanta sotto il controllo della FIAT ed espansa la produzione alle tecnologie medicali grazie all'acquisizione della Sorin Biomedica, ha quindi concluso joint ventures con i gruppi Courtaulds e Rhône-Poulenc; in particolare sono state costituite le società: la Novalis Fibres NV, a controllo paritetico con SNIA Fibre, in cui sono confluite le attività europee nel comparto dei fiocchi poliammidici e dei fili “BCF” per tappeti e moquettes; la Nyslar NV per la produzione del filo poliammidico tessile; la Nyltech NV cui sono state assegnate le attività nei polimeri tecnici poliammidici. Nel 1992 la Snia BPD (Bombrini Parodi-Delfino, incorporata nel 1968) ha acquisito la divisione cardiovascolare del gruppo americano Pfizer. Dopo la cessione di alcune attività in settori ritenuti non più strategici (agrochimica, fili poliammidici) e la realizzazione, nel 1999, di importanti iniziative tra cui la joint venture nell'energia con Sondel, nel 2002 la maggioranza assoluta della Snia è passata sotto il controllo della società finanziaria Bios S.p.A. (proprietaria, già dal 1998, del 30% del capitale della società). Con sede a Milano e basi operative in Europa e negli Stati Uniti, quotata in borsa dal 1922, la SNIA S.p.A. è attiva nell'area delle fibre tessili e della chimica specialistica; è inoltre presente nei settori immobiliare, meccanico e dei materiali compositi.