Sàggio sull'intellètto umano
opera filosofica di Locke, pubblicata nel 1690: premessa necessaria per affrontare qualsiasi questione teorica o pratica è stabilire la natura e i limiti dell'intelletto umano. Nel processo conoscitivo l'intelletto parte assolutamente vuoto di ogni contenuto (tamquam tabula rasa). Questi gli sono forniti dall'esperienza esterna (sensazione) e da quella interna (riflessione). In rapporto ai dati dell'esperienza le idee sono: semplici, se provengono dall'esperienza; complesse, se risultanti dal processo unificante di varie idee semplici, operato dall'intelletto, in base alle categorie di sostanza, modo, relazione. Da queste si differenziano le idee astratte (o generali), che riassumono e classificano l'esperienza e si manifestano attraverso il segno linguistico. Una conoscenza si dirà vera, se in accordo con le idee; falsa, se in disaccordo; intuitiva, se immediata; dimostrativa, se acquisita tramite un processo intermedio d'idee; fideistica, se fondata solo sulla fede.