Rouher, Eugène
uomo politico francese (Riom 1814-Parigi 1884). Orleanista sino al 1848, quindi repubblicano, sedette alla Costituente e alla Legislativa (1849-51) divenendo uno dei più ferventi sostenitori del principe Luigi Napoleone. Presidente del Consiglio di Stato e ministro (1863), fu di fatto l'uomo più importante del Secondo Impero tanto da essere chiamato ironicamente “il vice imperatore”. Fu un abile amministratore delle finanze imperiali e la Francia gli deve la prosperità economica di quegli anni, anche se, essendo conservatore e nemico delle riforme, condusse all'interno una politica sostanzialmente illiberale. Fu decisamente favorevole alla spedizione in Messico e strenuo oppositore dell'annessione di Roma all'Italia (divenne celebre il suo Jamais all'indomani di Mentana, 1867). Le elezioni del 1869 e il voto favorevole a un regime parlamentare portarono alla caduta del suo governo. Si dimise e, dopo Sedan (1870), si rifugiò in Gran Bretagna. Rientrato in Francia nel 1871, sedette in Parlamento sino al 1881. Fu a capo dell'opposizione bonapartista sino alla morte del principe imperiale (1879).