Roth, Gerhard
scrittore e drammaturgo austriaco (Graz 1942). Le prime opere di Roth, membro del Forum Stadtpark di Graz, si muovono nell'ambito del romanzo sperimentale e riflettono di preferenza motivi legati alla crisi d'identità dell'individuo e alla sua difficoltà di rapportarsi all'ambiente in cui vive. La relazione tra linguaggio e schizofrenia non ha mai cessato di affascinare Roth e compare sia nel romanzo dell'esordio Die Autobiographie des Albert Einstein (1972) sia nel dramma Lichtenberg (1973) come pure nel romanzo Winterreise (2001; Viaggio d'inverno). I romanzi Der grosse Horizont (1974; Il grande orizzonte) e Ein neuer Morgen (1976; Un nuovo mattino), scritti dopo un soggiorno negli USA, si arricchiscono invece degli elementi del giallo. Il volume Der stille Ozean (1980; L'oceano silenzioso), un'analisi della vita nell'entroterra austriaco, inaugura il ciclo di prose Die Archive des Schweigens (1989; Gli archivi del silenzio), un'ampia documentazione saggistico-letteraria con servizi fotografici sulla storia più recente del Paese. L'opera comprende tre reportages in stile giornalistico tra cui Eine Reise ins Innere von Wien (1991) e tre romanzi Landläufiger Tod (1984; Morte in campagna), Am Abgrund (1986; Sull'orlo dell'abisso) e Die Geschichte der Dunkelheit (1991; La storia dell'oscurità) in cui l'autore ricostruisce minuziosamente la vita di un viennese ebreo. Nel 1995 ha pubblicato il romanzo Der See (Il lago).