Roccabianca

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comune in provincia di Parma (29 km), 32 m s.m., 40,15 km², 2923 ab. (roccabianchesi), patrono: san Michele Arcangelo (29 settembre).

Centro situato alla destra del fiume Po. Il territorio fu a lungo conteso tra i pallavicino e i Rossi: nel 1449 Francesco Sforza ne confermò il possesso a Pier Maria Rossi, che fece costruire la rocca ospitandovi Bianca Pellegrini, da cui il nome attuale del paese (in origine Arzenoldo). Nel 1483, in seguito alla morte di Pier Maria Rossi, il feudo passò ai Pallavicino che lo tennero fino al 1527, poi ai Rangoni fino al 1762.§ Della rocca è rimasta integra all'interno la “sala di Griselda” (ispirata a una novella di Boccaccio), un tempo ornata da affreschi quattrocenteschi ora conservati al castello Sforzesco di Milano; settecentesca è la struttura a portici con monumentale arco d'ingresso da piazza Minozzi.§ Il settore trainante dell'economia è l'agricoltura con colture di frumento, granoturco, barbabietole, pomodori, uva e foraggi, destinati all'allevamento di suini per il pregiato salame culatello e di bovini da latte per la tradizionale industria casearia (parmigiano reggiano). L'industria opera nei settori della distillazione, della produzione di mangimi zootecnici, delle lavorazioni meccaniche, delle materie plastiche e delle carpenterie metalliche. È inoltre sviluppata la lavorazione tipica del giunco e del vimine per arredamento.§ Vi nacque lo scrittore e giornalista Giovanni Guareschi (1908-1968).

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