Remedèllo

comune in provincia di Brescia (35 km), 47 m s.m., 21,60 km², 3006 ab. (remedellesi), patrono: san Lorenzo (10 agosto) e san Donato (7 agosto).

Centro situato nella bassa pianura alla destra del fiume Chiese. Nel Medioevo il territorio fu possesso dei monasteri di Leno e di Acquanegra. Dal sec. XII al XIV vi ebbe diritti feudali il comune di Brescia, sostituito poi dai Gonzaga. Solo nel 1440, dopo il passaggio alla Repubblica di Venezia, tornò sotto l'influenza bresciana.§ A Remedello Sopra, l'ex oratorio dei Disciplinati, decorato da affreschi del 1577, è sede del Museo Civico Archeologico, che raccoglie i resti rinvenuti nel territorio e appartenenti a una fase della cultura preistorica italiana, diffusa nella regione compresa tra l'Oglio e il Chiese, che prende il nome dal comune (facies di Remedello). Notevoli i resti di una necropoli eneolitica a inumazione, con relativo corredo funerario, venuta alla luce nel 1885-86. Interessante è la chiesa della Maternità di Maria (sec. XVIII), che conserva un dipinto di Francesco Paglia. § L'economia si basa sull'industria, che opera prevalentemente nei settori meccanico, tessile e dell'abbigliamento (maglieria e calze da donna). L'agricoltura produce cereali e foraggi per il fiorente allevamento bovino, con produzione di latte.