Ranković, Alexander

uomo politico iugoslavo (Obrenovac, Serbia, 1909-Ragusa 1983). Aderì giovanissimo al Partito comunista (1928) battendosi poi nelle file dell'esercito partigiano contro i nazifascisti. ministro degli Interni (1946-53), condusse una dura politica di “normalizzazione”. Vicepresidente del Consiglio Federale (1953), espresse una posizione di netto dissenso sui fatti d'Ungheria (1957) e, più in generale, sulla politica dell'URSS. Vicepresidente della Repubblica (1963), apparve come il successore naturale del maresciallo Tito, ma nel 1966 la Lega dei comunisti lo accusò di abuso di potere e di sabotaggio economico. Fu destituito dalle cariche di vicepresidente e capo della polizia segreta ed espulso dal partito.

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