Raimóndo Berengàrio III
conte di Barcellona, detto il Grande (1082-1131). Nato l'anno stesso dell'assassinio di suo padre, Raimondo Berengario II, riuscì a succedergli nel 1096, anno in cui lo zio Berengario Raimondo II, usurpatore della contea, venne destituito da Alfonso VI di Castiglia come reo di fratricidio. Difese e ingrandì lo Stato catalano, combattendo a nord contro i grandi feudatari del Mezzogiorno di Francia (per cui riuscì ad annettersi una parte della Provenza) e a sud contro i bellicosi Almoravidi, che sconfisse decisamente nel 1114-15. Nel 1114, inoltre, alla testa di una “crociata” cristiana e previo un accordo con Pisa, che fornì la flotta, conquistò le Baleari, tenute da pirati musulmani, ma non riuscì a tenerle a lungo, nonostante l'alleanza con Genova, Pisa e Ruggero di Sicilia. Riuscì invece ad annettere alla contea Foix, Besalú, la Cerdagna e Tortosa, e a sviluppare un'attiva politica commerciale catalana nel Mediterraneo. Favorì (in funzione antimusulmana) l'entrata nei suoi Stati dell'ordine dei templari, nel quale egli stesso professò poco prima di morire.