Raccónti di Belkin

(Povesti Belkina), raccolta di novelle dello scrittore e poeta russo A. S. Puškin, scritte nel 1830 e pubblicate nel 1831. Si tratta di cinque storie attribuite a un certo Ivan Petrovič Belkin che a sua volta le avrebbe trascritte da narrazioni orali di diverse fonti. Nell'ordine: Un colpo di pistola, La tormenta di neve, Il fabbricante di bare, Il mastro di posta, La signorina contadina. Il primo racconto narra la storia di un uomo di coraggio che rifiuta un duello per avere la certezza di vivere e compiere l'agognata vendetta su un antico sfidante cui era rimasto in credito di un colpo ch'egli rinunciò a tirare di fronte all'irrisione dell'avversario, ripromettendosi di ucciderlo nel momento in cui quello avesse desiderato sommamente di vivere. Il secondo è la storia di un amore contrastato e di un matrimonio mancato a causa della tormenta che impedì al promesso sposo di giungere puntuale all'appuntamento. Il terzo narra di un invito fatto per dispetto da un fabbricante di bare a tutti i suoi morti che in una notte d'incubo vanno a fargli visita. Il quarto svolge la vicenda di una bellissima ragazza che fugge dalla casa paterna per sposare un ufficiale degli ussari e della penosa ricerca del padre, mastro di posta, che trovata la casa della figlia è accolto oltraggiosamente dal genero. Il quinto è la storia di un equivoco d'amore felicemente concluso. La raccolta va considerata come il manifesto del realismo di Puškin, pittore schietto di sentimenti, descrittore superbo di ambienti, indagatore sottile dell'animo umano in narrazioni in cui il filo della storia si svolge nell'incanto di una lingua sicura, duttile e di assoluta semplicità.

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