Pontòglio

comune in provincia di Brescia (31 km), 155 m s.m., 11,22 km², 6330 ab. (pontogliesi), patrono: sant’ Antonio Abate (17 gennaio).

Centro dell'alta pianura bresciana, posto alla sinistra del fiume Oglio. Seguì le vicende di Brescia, possesso dei Visconti dal 1337. Durante la signoria di Pandolfo Malatesta, nonostante concessioni e privilegi, si associò a una delle tante congiure che nacquero contro di lui (1407). Passato alla Repubblica di Venezia, fu sede di un vicariato minore.§ Il nucleo antico del paese, chiamato “Castello”, è costituito da un insieme di case e strade arroccate su un piccolo rilievo. La parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita a partire dal 1748 su progetto di Domenico Corbellini, è addossata alla vecchia chiesa di Santa Maria (sec. XVI-XVII). Vi sono custoditi due dipinti del Lucchese e un organo Serassi. § Il quadro economico è incentrato sull'industria, che opera nei settori meccanico (soprattutto minuterie metalliche e ingranaggi di precisione), tessile, alimentare, degli imballaggi, dell'abbigliamento e dei bottoni. È importante l'allevamento bovino, con produzione di latte.