Poirier, Anne e Patrick
operatori visivi francesi (Anne: Marsiglia 1942; Patrick: Nantes 1942). Entrambi formatisi all'École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi, si sono sposati nel 1966 lavorando da allora in coppia a progetti che stanno tra l'architettura, l'archeologia e il mito, intesi come metafore della memoria e come tentativo di esplorare il mondo del subconscio. Il loro primo importante lavoro di rilevazione archeologica attraverso calchi, foto e trascrizioni di manoscritti ebbe luogo nei giardini di Villa Medici a Roma, nel 1970; a questo ne seguirono poi altri analoghi nel corso degli anni Settanta, alcuni presentati in prestigiose manifestazioni internazionali. Ispirati all'ambiente, e da questo ispirati, i Poirier hanno realizzato nel 1982 nel suggestivo parco della Villa di Celle vicino Prato, per la collezione d'arte contemporanea di G. Gori, un'opera di rara intensità: La morte di Ephialtes, scenografia mitologica al centro della quale stanno giganteschi frammenti di marmo che alludono alla vittoriosa lotta di Giove contro i giganti. Gli artisti, che hanno a lungo viaggiato raccogliendo appunti, memorie, frammenti dell'antichità romana, nel 1991 hanno presentato a Roma la mostra simbolica Memoria Mundi: una sorta di riflessione su tutti questi reliquiari raccolti e assemblati al fine di costituire una sorta di sezione aurea del ricordo.