Pisarev, Dmitrij Ivanovič
critico letterario russo (Znamenskoe, Orël, 1840-Dubbeln, Riga, 1868). Di origine nobile, studiò all'Università di Pietroburgo e fu poi collaboratore di una rivista radicale. Arrestato nel 1862 per una recensione non gradita alla censura, rimase fino al 1867 in carcere, dove scrisse molti dei suoi saggi, che furono molto significativi nello sviluppo del pensiero nichilista russo (tra essi: I realisti, 1864, Il proletario pensante, 1865, e Distruzione dell'estetica, 1865). La sua concezione di una cultura nuova è basata sul contenuto liberatore della conoscenza scientifica, per cui la stessa divulgazione delle scienze naturali diventa un fattore di liberazione spirituale dell'uomo; si può pertanto comprendere come Pisarev negasse all'arte qualsiasi importanza. Nei suoi scritti critici spinse il suo atteggiamento polemico fino a negare il valore di Puškin.